martedì 18 febbraio 2014

CAMMINO DI S. FRANCESCO (4° tappa): MONTERCHI - CITTA' DI CASTELLO

Benedizione a Frate Leone
Il Signore ti benedica e ti custodisca,
mostri a te il suo volto e abbia
misericordia di te.
Rivolga verso di te il suo sguardo
e ti dia pace.
Il Signore benedica te, frate Leone. 
Nell'agriturismo di Pocaia ho trovato una buona accoglienza permettendomi di riposare bene. La nuova giornata sembra più bella delle precedenti anche se umida e fredda. Devo però ritornare sui miei passi per ritrovare il cammino. Per un bel sentiero sugli argini di un fiume ritorno verso Monterchi.




Dopo Monterchi devo percorrere un paio di km sulla statale che va verso Città di Castello e poi prendere la deviazione a destra in direzione di Patrignone.
Salgo su dolci colline attraverso carrarecce fangose dentro una leggera nebbia che lentamente si scioglie ai raggi di sole.
Il paesaggio agreste mentre salgo si apre alla luce del sole.


Località Burgne
Sullo sfondo il paese di Citerna.
La nebbia ancora copre la Valtiberina.


Il colle di Celle.
Il cimitero di Celle

Salito sul colle inizio a scendere verso il versante opposto in direzione sud. Da lontano si intravvede il santuario della Madonna del Belvedere che vigila su Città di Castello.

I segni che indicano la bontà del cammino sono abbondanti.
In località Caldese.



Località S. Lorenzo.

Scendendo verso il paese di Lerchi.


Il paese di Lerchi dove mi fermo per mangiare qualcosa.
Da Lerchi ritorno a salire nuovamente verso colli coltivati ad olivi su buone strade dove non mancano belle cascine.
Colle Varzo
Scendo ora verso l'eremo del Buon Riposo.
Dall'eremo del Buon Riposo si gode di una bella visuale verso Città di Castello e la Valtiberina.
L'eremo è ora una vivace fattoria abitata da tanti animali.


L'eremo del Buon Riposo.
Dall'eremo del Buon Riposo in circa un'ora si scende a Città di Castello per buona strada.
Eccomi a Città di Castello.
Il Duomo di Città di Castello.

Trovo ospitalità presso il piccolo ostello per pellegrini che si trova al piano terra di una via del centro dietro il duomo. Purtroppo non è un locale riscaldato ma chi mi apre ha avuto almeno l'accortezza di lasciare aperta la finestra perché si stemperi la temperatura.

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