lunedì 30 giugno 2014

CAMINO TORRES: 13° tappa AMARANTE - GUIMARÃES (km 42)

Amarante è ancora avvolta dalla nebbia mattutina quando al mattino presto attraversiamo il suo centro. Dall'acqua del Rio Tâmega la nebbia sale leggera fino a raggiungere i quartieri arrampicati in alto sulle colline circostanti. E' domenica e non troviamo anima viva in strada. Solo nel bar dove facciamo colazione decine di giovani segnati in volto dalla veglia sono seduti ai tavoli per un caffè e brioche dopo una notte spericolata… Ma noi pellegrini non proviamo nessuna invidia.
La bella cosa di oggi è la presenza di Daniel che si affianca a noi come guida. Vuole farci percorrere l'antica strada per Santiago. Secondo Daniel il percorso identificato dai pellegrini spagnoli e indicato dal GPS e dalla guida del link non è quello autentico. Ci fidiamo lui e della sua esperienza di archeologo e siamo ben contenti di camminare assieme.
Per un fitta rete di strade prima cittadine, poi periferiche, che si alternano a carrarecce e sentieri, sempre in salita…, usciamo da Amarante.


Purtroppo seguendo Daniel non riusciamo ad avere una idea del percorso che stiamo facendo e delle località che attraversiamo. Non   ci sono neppure frecce o indicazioni. Qui ad esempio siamo in una pista ciclabile realizzata in luogo della vecchia ferrovia.
 Attraversiamo piccoli borghi...
 … orti, frutteti e vigneti...
 … piazze di paesi in cui la gente vestita a festa si raduna per la S. Messa domenicale.
Daniel procede con un passo sostenuto, non solo perché è giovane, ma anche perché non ha lo zaino pesante che abbiamo noi sulle spalle.
Fatto che sta che in due ore e mezza di cammino facciamo più di 11 km… Ma che fatica!!!
Daniel ci lascia poco prima di entrare nel paese di Lixa. Ci fa rientrare nel cammino segnato dagli spagnoli che corrisponde alla nostra traccia GPS.
Passiamo attraverso delle fattorie...
… fino al centro di Lixa (qui la fontana sulla piazza).
Usciamo da Lixa attraverso una lunga strada che attraversa il paese...
 … alla fine della quale si va verso sinistra e si rientra nel verde della campagna.
Inizia un lungo tratto di cammino che alterna asfalto a carrarecce, sentieri e strade in granito, campagna e borghi abitati...
… passando per luoghi carichi di storia come la bella chiesa in Cerdeira das Ervas....
 … e zone rurali ...
 … dove la coltivazione principale è quella della vite. Qui siamo nel paese di Varzea (sullo sfondo la chiesa).
Passiamo davanti la Calçada Romana detta della "Piedade" nei pressi del monastero di Caramos che purtroppo non riusciamo a visitare.

Attraversiamo i centri abitati di Varziela, Lagares e Pombeiro. Vediamo tante case belle, ristrutturate di recente… ma molte di queste disabitate anche se i giardini sono molto curati. Con ogni probabilità di tratta di case di portoghesi che lavorano all'estero.

 Non mancano ricercati azuleios e opere in granito onnipresente.
Seguendo le frecce scendiamo fino al fondo valle dove immerso nella natura troviamo il monastero di Santa Maria di Pombeiro.
Davanti al monastero fa bella mostra l'antico acquedotto.
Il monastero su fondato verso la metà del XII sec. 
Monastero benedettino abbandonato dai monaci nel 1834 con la soppressione degli ordini religiosi in Portogallo.
Attualmente la chiesa è ancora ufficiata, mentre il monastero è diventato museo e monumento nazionale.

 L'imponente facciata di chiaro stile romanico...
 … richiamato anche dalla presenza dell'antistante acquedotto.
La bella fontana che ristora i pellegrini che giungono al monastero.
Lasciamo il monastero per la strada a ciottoli che scende verso sinistra...

Dopo il monastero passiamo vicino alla grande costruzione del vecchio seminario di Burgo. Incontriamo lungo l'antica Rua della Calçada Romana case modeste ma anche abitazioni signorili. Si cammina alternando asfalto a granito...
 … ma anche i grandi massi della originale Calçada Romana...
… o la semplice terra.
 Arriviamo all'antico ponte di Arco sul rio Vizela.


Molto bello il caratteristico mulino a valle del rio Vizela che sembra essere ancora in funzione.


Naturalmente per l'abbondanza d'acqua sulle sponde del fiume Vizela crescono orti rigogliosi.
Superato il ponte romano il nostro cammino continua in salita. Si attraversa ancora la strada nazionale per inoltrarci in strade secondarie, passando sotto i viadotti dell'autostrada, fino a risalire ad un incrocio...
 … dove le frecce ci mandano a sinistra, mentre il GPS a destra, in direzione Fafe. Seguiamo il GPS e dopo aver attraversato un borgo di case con il bar, a sinistra saliamo per una ripida strada che ci porta ….
… alla strada ciclabile che collega Fafe a Guimarães: si tratta del vecchio tratto della ferrovia che prendiamo sempre andando a sinistra.
La comoda pista ciclabile è lunga circa 8 km...
… e conduce attraverso un tunnel fino alle porte di Guimarães.

Prima di arrivare al centro di Guimarães bisogna percorrere almeno altri 3 km.
La città con il suo castello e le sue chiese, complice la bella giornata di sole, si presenta molto bella.
Largo della República do Brasil con la chiesa della Nossa Senhora da Consolação.
La cappella di Nossa Senhora da Guia.
Andiamo comunque verso il centro di Guimarães in cerca del nostro hostal, considerata la stanchezza accumulata nel lungo cammino e sapendo che il giorno dopo avremo avuto tutto il tempo necessario per visitare il cuore della città, chiamata anche "culla del Portogallo".
 La chiesa di Nossa Senhora da Oliveira.
 Il portale d'ingresso.
Sulla piazza di Santiago troviamo il segno che ci conferma nel nostro cammino.
L'amico Josè Carlos ha prenotato per noi presso l'hostal My Hostel, Rua Francisco Agra, 135 4800-157 Guimarães, Tel. 967 075 755 / 962 111 639; Email: Myhostel.guimaraes@gmail.com; http://myhostel-guimaraes.webnode.pt/. Come pellegrini abbiamo uno sconto del 25% (paghiamo una stanza doppia con bagno e colazione €. 31,5)

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