venerdì 20 giugno 2014

CAMINO TORRES: 3° tappa SAN MUÑOZ - ALBA DE YELTES (Km 25)

Di buon ora ci congediamo dal nonnino Bienvenido, nostro compagno di albergue, e passiamo da Tomàs a portargli le chiavi. Dopo aver appreso che la Spagna è stata eliminata dal mondiale brasiliano, puntiamo decisamente verso il cammino che ci aspetta. Andiamo verso l'incrocio all'inizio del paese e imbocchiamo la strada N-620 in direzione Boadilla.
La giornata si preannuncia serena e calda.
Dopo aver attraversato su ponte il fiume Huebra si cammina tranquillamente su strada asfaltata apparentemente senza fine.

Attorno a noi querce e grandi coltivazioni di frumento.
In prossimità del cippo di pietra che indica i 4 km percorsi, le frecce  gialle ci mandano a sinistra per entrare nuovamente nella Cañada Real de Extremadura.
Si cammina tra querce che però non offrono ombra al pellegrino.

La segnaletica non manca.

Incrociamo una strada asfaltata...
 … ma guidati dalle frecce gialle proseguiamo oltre.
Dopo qualche km un avvallamento ci fa leggermente scendere...
… e davanti a noi si apre un meraviglioso panorama...
… per scoprire che si tratta della valle del torrente Cabrillas che, nascosto dall'erba alta, troviamo completamente asciutto. Lo attraversiamo senza problemi.
Continuando il nostro cammino, la vegetazione attorno a noi si fa più selvaggia...
… e la strada si trasforma in sentiero.
Dopo qualche km ancora troviamo il torrente Fresneda: stavolta però c'è acqua e sembra che per guadarlo dobbiamo toglierci le scarpe.
In realtà mettendo i piedi su alcuni sassi e tenendoci in equilibrio con i bastoncini, riusciamo a guadare il torrentello senza problemi.
A partire dal torrente Fresneda per una decina di km il cammino prosegue su un ambiente selvaggio...
… alquanto solitario ...
 … con leggeri saliscendi ...
… e popolato da pecore e capre che curiose osservano i pellegrini.
Incrociamo un'altra strada asfaltata a fianco della quale sorge una grande fattoria...
 … e noi procediamo diritti, verificando grazie al grande cartello la nostra posizione nella lunga Cañada Real de Extremadura.
Proseguiamo pazientemente sulla nostra carrareccia...
… fino ad arrivare sopra un balcone naturale oltre il quale davanti a noi si apre la rigogliosa valle del Rio Yeltez. Si possono vedere i tetti delle case di Alba de Yeltes, ma anche le cave di ghiaia in cui lavorano gli abitanti di questa zona.
Scendiamo da questo balcone-belvedere attraverso un sentiero di terra rossa, spaccato da una profonda voragine...
… per poi camminare lungo una recinzione...
… anche tra l'erba alta ...
… sempre in un paesaggio splendido...
…fino ad arrivare ad un cancello celeste che bisogna aprire e superare.
Oltre il cancello ci troviamo nel greto del Rio Yeltes che in estate è completamente asciutto. Da qui, prestando attenzione alle frecce,  si oltrepassa il fiume, cercando con lo sguardo un altro cancello celeste da passare oltre.
Si trova una strada sterrata che si percorre tutta … 
… fino ad imboccare la strada d'asfalto. Oramai siamo nei pressi di Alba de Yeltes.
Eccoci all'ingresso del paese per il rituale "selfie".
Entrati in paese la prima costruzione che si incontra sulla destra è la scuola che in parte è adibita ad albergue per i pellegrini. 
Arrivati in paese un signore in auto si ferma dicendoci che avrebbe  avvisato l'hospitalero del nostro arrivo. Conosciamo dopo pochi minuti Jacinto Martin (tel. +34.923.485067), un simpaticissima persona, il quale non solo ci apre l'albergue ma ci offre pure una birra al bar. La sua accoglienza è calorosa e fraterna, così come accogliente e pulito è l'albergue (donativo).
Leggiamo che i pellegrini che passano di qui non sono molti: da agosto 2011 in tutto 51 compresi noi due.
Un po' più tardi mezzo paese si raduna dietro la scuola per una appassionata sfida a bocce.
Come resistere agli inviti? 
Ed è così che mi lancio nella sfida, dentro una squadra tutta al femminile, realizzando una formidabile prestazione.
Chiudiamo la nostra giornata con la S. Messa nella chiesa parrocchiale di Alba de Yeltez ...
… dove non manca la conchiglia di Santiago...
… per poi concederci una mega cena al Bar de Goyo. Menù a base di specialità della casa: orecchie di maiale in salsa di pomodoro, insalata russa e trota ripiena di prosciutto. 
Ultima specialità locale: gli stuzzichini che accompagnano le birre sono di cotica di maiale fritta.

Durante la tappa odierna non si trovano né acqua né cibo che bisogna procurarsi fin dalla partenza. Si raccomanda prudenza in tempo di piogge nell'attraversare i diversi torrenti che si trovano lungo il cammino.
GUADO RIO CABRILLAS 

GUADO RIO FRESNEDA

GUADO RIO YELTES

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